Sviluppare un’idea non è facile. Spesso infatti ci troviamo la testa piena di potenziali idee geniali, ma raramente arriviamo a concretizzarle.
Riuscire a far ordine e strutturare meglio le proprie idee è fondamentale, soprattutto se si vogliono raggiungere uno o più obiettivi.
Per questo motivo, con il tempo e l’esperienza, ho imparato l’importanza di sviluppare un’idea attraversando gli step di un vero e proprio percorso creativo.
In questo articolo ti parlerò di come sviluppare un’idea attraverso il percorso creativo. Andiamo subito al punto!
L’importanza del percorso creativo nello sviluppo di un’idea
Ogni idea, sia essa legata allo sviluppo di un nuovo business o di un progetto personale, va alimentata e accompagnata all’interno di un percorso che ha lo scopo, in primis, di definirne la finalità e la reale fattibilità, per poi sviscerarne tutte le potenzialità.
Ecco che sviluppare un’idea diventa l’inizio di un “viaggio” caratterizzato da più tappe, con il fine di far evolvere un pensiero grezzo in qualcosa di sempre più elaborato e applicabile.
In questo articolo ho deciso di utilizzare uno schema semplice e funzionale, a mio avviso, utilizzabile per qualsiasi tipologia di idea creativa.
L’intento è quello di aiutarti ad inquadrare meglio e a sviluppare la tua idea, fornendoti subito la metodologia che utilizzo.
Torniamo al concetto di “percorso creativo”. Esso può essere immaginato come un processo caratterizzato dal susseguirsi di più fasi che vanno dalla definizione, allo sviluppo e realizzazione di un’idea.

FASE I : Definizione
Questa prima fase prende avvio con la nascita di un’idea e ha lo scopo di stressare quest’ultima, sottoponendola ad alcune domande.
“Qual è la finalità dell’idea?“
Rispondere a questo primo quesito è essenziale per capire se effettivamente la tua idea risolve un problema esistente, diventandone la soluzione.
Se non hai ben chiaro il fine, difficilmente potrai andare avanti nello sviluppo dell’idea, sarebbe più una perdita di tempo e di risorse.
“Quali sono i tuoi obiettivi?“
Identificata la finalità, è necessario continuare il percorso andando a definire quali sono gli obiettivi che intendi raggiungere.
Ad esempio se l’idea riguarda un progetto che ha il fine di promuovere l’occupazione giovanile, i suoi obiettivi potrebbero essere legati alla formazione di giovani per favorire il loro ingresso nel mercato del lavoro, attraverso l’organizzazione di corsi e stage.
“Qual è il contesto e il target di riferimento?“
Finalità e obiettivi vanno calati in un contesto, in un ambiente di riferimento entrando così in contatto con la realtà. Riprendendo l’esempio di prima, il contesto di riferimento potrebbe essere il Mezzogiorno italiano.
Circoscrivere l’azione dell’idea consente di effettuare alcune analisi, come:
- Constatare l’esistenza di progetti con le stesse finalità o di competitor che hanno sviluppato idee simili alla tua.
- Accertarsi della presenza di potenziali partner che potrebbero supportarti.
- Individuare ulteriori problematiche presenti nell’ambiente analizzato ed eventuali soluzioni già adottate.
Ecco come l’analisi di contesto può arricchire e rafforzare la tua idea iniziale, contribuendo a renderla meno grezza e più coerente alla realtà, oppure può smontarla e aiutarti a capirne i limiti e l’effettiva originalità.
A tutto questo si aggiunge la definizione del target di riferimento.
“A chi si rivolge la nostra idea? Chi sono i beneficiari? Chi dovrà essere coinvolto?”.
Aver ben chiara la risposta a questa domande ti consentirà di cucire ad hoc gli obiettivi e le azioni che andrai a svolgere con il pubblico destinatario, massimizzando l’impatto del progetto.
Tornando all’esempio del progetto che ha il fine di favorire l’occupazione giovanile, è abbastanza intuibile come il target principale siano i giovani, ma potrebbero anche essere le aziende che ospiteranno gli stage oppure gli enti di formazione o i tutor che verranno coinvolti nelle attività.
Oppure se l’idea afferisce alla progettazione grafica di un logo di un’impresa di giocattoli, il target saranno sicuramente i bambini e i loro genitori. Appare quindi scontato come l’aver correttamente definito il target di riferimento possa aiutare a realizzare il logo adatto, dalla scelta dei colori e del font alle forme e alle immagini.
Ricapitolando, la finalità, gli obiettivi, il contesto e il target di riferimento sono tappe essenziali del percorso creativo che ti permetteranno di limare la tua idea grezza per mutarla in qualcosa di molto più complesso e di valore.
FASE II : Sviluppo
Posto il perimetro entro cui far crescere, arricchire e modellare l’idea si passa alla fase due, quella a mio avviso più creativa, divertente e stimolante: lo sviluppo.
In questa fase l’idea subisce un’ulteriore arricchimento, poiché aver identificato elementi come gli obiettivi da raggiungere, il contesto e i destinatari consente di svilupparla ulteriormente, rendendola più elaborata.
Partendo dagli studi e dalle analisi effettuate nello step precedente, una delle tecniche più efficaci per sviluppare un’idea è il Brainstorming.
Il Brainstorming
Attraverso quest’ultimo il nostro cervello può lavorare a pieno regime liberando la sua creatività.
Qui è importante tirare fuori ogni tipo di pensiero che può portare maggior valore alla proposta iniziale, prendendo nota di tutto quello che viene in mente al riguardo.
Il brainstorming è una tecnica utilizzabile sia individualmente che in gruppo, anche se il confronto con più teste è un ottimo modo per mettere insieme più materiale e analizzare con maggiore oggettività i pro e i contro di ogni pensiero sviluppato.
Uno dei modi per far brainstorming è sicuramente quello di trovare delle parole chiave coerenti con i punti definiti nella fase I, cercando di rispondere a domande più specifiche come:
“Cosa si vuole comunicare? Come si vogliono coinvolgere i destinatari? Quali sono i suoi aspetti innovativi?“.
Questo ti permetterà di andare ad evidenziare tutte quelle parole che permettono di descrivere al meglio l’idea progettuale e quindi di rafforzarla.
Altro metodo per fare brainstorming è quello dell’utilizzo delle mindmap, attraverso la quale è possibile partire da una singola parola chiave per poi tirare fuori tutta una serie di concetti ad essa correlati.

E ancora, tanto utile quanto usata per sviluppare un’idea è l’analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities e Threats).
Essa rappresenta un valido strumento per identificare ed elencare i punti di forza (Strenghts) e di debolezza (Weaknesses), le opportunità e le minacce connesse all’idea che stiamo sviluppando.

Il risultato finale
Una volta terminato il brainstorming ecco che ti troverai con un’idea molto più sviluppata e chiara.
L’ideale sarebbe quello di concludere questa fase con la redazione di un Concept Note.
Questo non è altro che un breve documento che va a riassumere in modo chiaro, efficace e completo il progetto, inserendo tutti gli elementi individuati fino ad ora per sviluppare l’idea (finalità, obiettivi, analisi di contesto, target di riferimento e se identificati anche partner, tempistiche legate alla realizzazione, attività, tipo di comunicazione e così via).
Il concept note è uno strumento molto importante per presentare il progetto a terzi, come potenziali partner o finanziatori da coinvolgere per sviluppare la tua idea.
Inoltre se il tuo intento è quello di partecipare ad un bando europeo, aver già sviluppato un concept note ti consentirà di adottare un approccio strategico, facilitando l’individuazione della call più adatta alla tua idea.
O ancora, se l’idea riguarda lo sviluppo di un nuovo business, partendo da questo documento potrai elaborare con più facilità il tuo business plan.
Ecco che alla fine di questa fase, la tua idea si sarà trasformata in un vero e proprio progetto.
FASE III : Realizzazione e verifica
Arriviamo infine alla conclusione del processo creativo con la realizzazione vera e propria dell’idea progettuale, ormai ben solida e strutturata.
Dopo aver definito e sviluppato la tua idea, trasformandola in qualcosa di realmente fattibile e applicabile, non ti resta che passare all’azione.
L’implementazione dell’idea potrebbe sembrare poco attinente al percorso creativo fin qui descritto, in quanto spesso viene concepita come mera applicazione di quanto già deciso e pianificato. Permettimi di dire che non è così.
In base alla mia esperienza, posso assicurarti che la creatività e la continua evoluzione del progetto saranno presenti anche durante lo step operativo, perché è impossibile che tutto quello che hai programmato si svolga senza intoppi.
Ci sarà sempre un imprevisto, una nuova variabile, un nuovo rischio o una nuova opportunità che ti richiederà di tornare sui tuoi passi e ripensare al tuo progetto, adattandolo alla sopravvenuta situazione.
Ecco perché la creatività non si ferma alle prime due fasi, ma è più un processo continuo essenziale per sviluppare un’idea.
Per questo è vitale monitorare le attività che andrai svolgendo, man man che il progetto entrerà nel vivo della sua implementazione.
Farlo ti permetterà di verificare se i risultati ottenuti sono in linea con quanto progettato, cogliendo così ogni eventuale scostamento.
In questo modo avrai sempre la situazione in pugno e potrai effettuare con creatività, flessibilità e rapidità eventuali aggiustamenti per raggiungere comunque i tuoi obiettivi e la tua finalità, nonostante gli imprevisti.
Conclusioni
In questo articolo ho voluto parlarti dell’importanza che il processo creativo svolge dalla nascita alla realizzazione di una buona idea, sia essa legata ad un progetto fotografico, grafico, video, imprenditoriale, europeo e così via.
Aver ben chiaro le fasi e le metodologie che accompagnano lo sviluppo di un’idea mi ha sempre aiutato, consentendomi di applicare la creatività nel modo giusto.
Per questo motivo ti ho mostrato la metodologia che seguo per sviluppare un’idea, sperando che possa aiutarti nel realizzare i tuoi progetti.
Inoltre ti consiglio di leggere anche questo articolo sulla gestione dei progetti “Project Management, cos’è? Ecco come generare un impatto“.
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* Per l’immagine copertina dell’articolo è stata usata una foto di Neven Krcmarek su Unsplash.