Viviamo in un mondo sempre più complesso e imprevedibile, e per questo siamo costretti a dover affrontare ogni giorno problemi e sfide, piccoli o grandi che siano.
Non a caso, oggi in una figura professionale è sempre più richiesto il Problem Solving, letteralmente “risoluzione di problemi”.
Ma è una predisposizione caratteriale oppure è un qualcosa che ognuno di noi può sviluppare e potenziare?
Sfatiamo i falsi miti
Spesso mi sono ritrovato a parlare con persone (professionisti e non) convinte che il problem solving fosse semplicemente l’attitudine di una persona ad affrontare i problemi, e quindi un qualcosa più legata al carattere.
Lasciami dire che non è per nulla così.
Ma allora cos’è il Problem Solving?
Bene, a questa domanda rispondo che il problem solving è una competenza basata sulla conoscenza di un complesso di elementi (processi, metodologie e tecniche) per analizzare un problema, individuare la migliore soluzione e applicarla.
E quindi come tutte le competenze, può essere appresa da ognuno di noi.
Vediamo subito e in poche parole quanto appena detto.
Cos’è il problem solving: il processo
Il processo principale su cui si basa il problem solving può essere semplificato e spiegato come segue.
- Problem finding: il rendersi conto di un problema.
- Problem setting e problem analysis: il definire bene il problema.
- Problem solving e decision making: l’identificazione delle possibili soluzioni al problema e la selezione delle migliori.
- Decision taking: l’implementazione della migliore soluzione scelta per la risoluzione del problema.
Inoltre questo processo può essere semplificato ulteriormente raggruppando i vari elementi che lo compongono in quattro fasi.

Fase 1: Identificazione del problema
– Problem finding.
– Problem setting.
– Problem analysis.
Fase 2: Ricerca della soluzione
– Problem solving.
– Decision making.
Fase 3: Azione
– Decision taking.
Ovviamente questa spiegazione del processo del problem solving può essere maggiormente approfondita e articolata, ma per capire le basi del concetto questa è quella che mi è stata più utile.
Cos’è il problem solving: la tecnica del FARE
Se ti stai domandando come si traduce tutto questo nella quotidianità e soprattutto in ambito lavorativo, posso dirti che esistono una marea di tecniche di problem solving.
Io però sto per parlarti soltanto di quella che mi sono ritrovato a dover utilizzare e che non è per nulla difficile da applicare.
Sto parlando della tecnica del FARE.
Questa tecnica si basa su quattro step.

1. Focalizzare
Creare una lista contenente il problema o i problemi che dobbiamo affrontare.
Verificare gli elementi che compongono e che causano il problema.
2. Analizzare
Decidere cosa è necessario sapere (correlazioni con altri problemi, effetti, ecc.) e raccoglierne i dati inerenti.
3. Risolvere
Una volta definiti tutti gli elementi che sono alla base del problema, sarà più semplice identificare opportune soluzioni percorribili ed alternative.
Creata una lista di soluzioni, scegliere quella che risolve nel miglior dei modi tutti gli elementi che compongono il problema.
4. Eseguire
Impegnarsi ad applicare la soluzione trovata e monitorare il suo impatto.
Conclusioni
In questo articolo ti ho dato la mia “soluzione” alla domanda “cos’è il problem solving”, spiegandoti che non è assolutamente un qualcosa con cui si nasce, ma che al contrario può essere acquisito con un po’ di base teorica e di pratica.
Perché si può sì nascere con l’attitudine di affrontare i problemi piuttosto che evitarli, però grazie alla competenza (o soft skill) del problem solving sarai in grado di risolvere i tuoi ostacoli in maniera efficiente.
Questo sicuramente è importantissimo a livello professionale (soprattutto in ambito management) e all’interno di un ufficio, per questo conoscere bene cos’è il problem solving ti aiuterà a crescere, ad essere più efficace e a migliorare.
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*Per l’immagine copertina dell’articolo è stata usata una foto di Olav Ahrens Røtne su Unsplash.